Goliarda Project

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Era il 2011, agosto. Bologna era deserta, un’atmosfera surreale avvolgeva la città. Mi piace quando Bologna si svuota, lasciando spazio a un silenzio rotto solo dai pochi suoni nelle vie deserte. Ero come un essere solitario la cui unica tregua dal caldo opprimente era la casa, dove l’aria condizionata offriva un rifugio dalla canicola estiva.

In quei giorni avevo deciso di prendere in mano un libro che mi era stato regalato e a cui non avevo dato la giusta attenzione: L’Arte della gioia di Goliarda Sapienza.

Leggo e mi innamoro.
Perdutamente.

Voglio sapere e leggere tutto di lei. Lo faccio. Mi innamoro ancora di più, se possibile, in modo molto appassionato, come direbbe un’amica in comune.

Decisi di portare la sua storia e la sua arte sul palcoscenico. Volevo far conoscere al pubblico la genialità di questa scrittrice non ancora riconosciuta per la sua grandezza. Scrissi così poche righe folli e appassionate ad Angelo Pellegrino, il marito di Goliarda Sapienza. E tutto iniziò.

Nel 2011 produssi lo spettacolo cineteatrale GOLIARDA e l’anno successivo cominciai a lavorare sul secondo, una conferenza spettacolo La Signora G.

SCHEDA SPETTACOLO

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